IL SOVRAINDEBITAMENTO E GLI STRUMENTI PER SUPERARLO

Un salvagente per non affogare nei debiti.

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In questi anni l’emergenza da Covid 19 ha stravolto drasticamente il panorama socio-economico mondiale, lasciando un segno indelebile nella memoria delle generazioni di quest’epoca. La geografia occupazionale italiana ha fatto emergere le lacune di un sistema che non ha scommesso fino in fondo nella formazione tecnologica e nelle diverse modalità lavorative. Difatti, già con la Legge 81/2017, si introduceva la possibilità di sottoscrivere accordi individuali per definire forme di flessibilità lavorativa ma raramente ha trovato applicazione prima della pandemia. La crisi di molti settori è stata inevitabile.

Le stime dei maggiori istituti bancari rilevano che quella attuale è una delle peggiori recessioni economiche della storia moderna, portando con sé un drammatico aumento dei livelli di povertà.

Il nostro Governo ha ritenuto necessaria introduzione di misure di sostegno al reddito per famiglie e imprese, che poco o niente hanno significato di fronte ad una catastrofe. La crisi e la chiusura definitiva di molte attività ha determinato l’insostenibilità dei debiti, non solo fiscali o contributivi, ma anche quelli legati a beni come la prima casa; e sappiamo quanto quest’ultima specialmente faccia parte della cultura del nostro paese.

L’emergenza sanitaria, divenuta economica, ha amplificato le condizioni già esistenti di sovraindebitamento, quello stato di crisi irreversibile che espone il debitore a precetti, pignoramenti, aste giudiziarie e quanto altro porta all’emarginazione economica e sociale.

Al fine di porre rimedio e di prevenire le conseguenze estreme del sovraindebitamento è stata introdotta nel nostro sistema giuridico la Legge n. 3/2012 intitolata: “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento”. Questa Legge, la cosiddetta “salva suicidi”, attraverso l’art. 15 comma 1, permette agli Enti Pubblici di creare un Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento con l’obiettivo di dare l’opportunità a debitori meritevoli di superare la crisi stessa.

Dare evidenza di questa legge ai cittadini è fondamentale e gli Enti pubblici, come il comune di Galatina, devono fare il possibile per permetterne la costituzione. In questo, altri comuni ci hanno già preceduto.

L’attività dell’OCC consiste, preliminarmente, nella valutazione dei requisiti del soggetto. La proposta è ammissibile quando il debitore non è assoggettabile alle procedure previste all’art.1 del R.D. 267/42 e successive modificazioni (art. 7 comma 2, Legge 03/2012). Infatti, consumatori, professionisti, imprenditori minori e agricoli, start up e ogni soggetto non fallibile possono ricorrere agli strumenti previsti dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza. In seguito viene ricostruita la storia debitoria, con l’importante valutazione che tale condizione non sia stata determinata dall’acquisto di beni superflui, che siano stati compiuti atti in frode ai creditori e che lo stato dell’indebitamento e della crisi non sia momentaneo.

Verificati questi requisiti, il debitore potrà scegliere tra diverse alternative: accordo di ristrutturazione del debito, piano del consumatore, liquidazione del patrimonio ed esdebitazione del debitore incapiente.

In sostanza la Legge 3/2012 e la conseguente composizione dell’OCC rappresenta un’opportunità concreta per i cittadini per prevenire il degrado sociale e per offrire l’opportunità di Fresh Restart, cioè una ripartenza senza debiti. Il Comune di Galatina in questo modo assumerebbe un atteggiamento di ulteriore prossimità con la consapevolezza che il servizio offerto è l’occasione per ripartire da zero con una nuova vita.

Segreteria Galatina al Centro

Pierantonio Mengoli